Escursioni Cinque Terre-Angoli di Liguria
Il Promontorio di Punta Mesco divide gli abitati di Levanto e Monterosso. Geologicamente è costituito, nella parte protesa verso il mare, da spessi strati di arenaria, inconfondibili se visti dal versante orientale. L’escursione si svolge nella foresta sempreverde mediterranea e raggiunge i resti della Chiesa di Sant’Antonio (XIII secolo). Notevole il panorama verso l’Arcipelago di Portovenere. Da ricordare che la zona di mare antistante il Promontorio di Punta Mesco è quella di maggior pregio (e quindi sottoposta a tutela superiore) dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.
Si tratta del famoso Sentiero Azzurro che collega i borghi delle Cinque Terre. Dal'abitato di Monterosso si sale a circa 200 metri sul livello del mare e in circa due ore di cammino si giunge a Vernazza. Dopo la visita del paese è possibile continuare fino a Corniglia, unico dei paesi delle Cinque Terre a non trovarsi direttamente sul mare. Durante i giorni di maggior flusso turistico è consigliabile scegliere un sentiero alternativo, come la via dei Santuari.
Divenuto famoso per essere il sentiero del vino e delle terrazze questo cammino permette di scoprire da vicino il complesso sistema dei terrazzamenti e dei muretti a secco per cui le Cinque Terre sono divenute un Parco Nazionale. Da Corniglia si raggiunge Volastra, un piccolo abitato dove ci si può ristorare e mangiare qualcosa prima di scendere a Manarola attraverso o l'antica mulattiera, o sul sentiero super panoramico che arriva direttamente al mare.
Sono sentieri molto antichi situati ad un'altezza maggiore (circa 350 metri sul livello del mare), ma che offrono panorami davvero straordinari e sono, soprattutto in alta stagione, decisamente meno affollati. Collegano gli antichi insediamenti dei paesi delle Cinque Terre dove si trovano esattamente cinque santuari. Il sentiero sicuramente più affascinante è quello che da Vernazza sale all'abitato di Reggio per poi raggiungere Soviore e quindi Monterosso. Forse un pochino più lungo rispetto al classico sentiero azzurro, ma la vista e la natura ripagano indubbiamente della fatica.
L’isola Palmaria è la più grande delle tre isole (Isola Palmaria, Isola del Tino, Tinetto) del “Golfo dei Poeti” , ed è vicinissima (la separano dalla terraferma solo 100 metri di mare) al borgo fortificato di Portovenere. I suoi versanti rivolti verso il Golfo degradano dolcemente verso il mare, coperti dalla vegetazione mediterranea mentre il lato verso il mare aperto è costituito da alte falesie a picco. L’isola è costituita da rocce calcaree e presenta 28 cavità carsiche delle quali la più celebre è la “Grotta dei Colombi” nota per i ritrovamenti di ossa fossili di animali pleistocenici quali camoscio, gufo delle nevi e di resti di sepolture umane risalenti a 5000 anni fa.
L’escursione naturalistica ci permette di compiere il periplo dell’Isola; nel corso dell’escursione si giunge alla Cala del Pozzale, dove si può pranzare al sacco sulla spiaggia. Si passa accanto alle cave di marmo Portoro e si raggiunge il punto sommitale dell’Isola (180 metri s.l.m.).